Salute Amore - Gruppo GEDI

16 giugno 2022

a cura di Valeria Pini

Caro Lettore, cara lettrice,

benvenuti alla newsletter Salute Amore, per parlare di sesso da un punto di vista medico. Un appuntamento settimanale, ogni giovedì, con novità dal mondo della ricerca e per scoprire consigli di esperti in materia. Salute Amore vi spiegherà, citando Woody Allen che di questo argomento ha parlato spesso e volentieri nei suoi film, tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso.

Parleremo di amore, ma dal punto di vista sessuale. Tabù, paure, incertezze. Aiuteremo i ragazzi ad affrontare con più leggerezza le loro prime 'cotte', ma anche adulti e persone più avanti con l’età a superare dubbi e difficoltà.

Affronteremo questi argomenti con articoli, video e podcast. Dai primi rapporti al punto G, dalle difficoltà psicologiche ai problemi medici, la newsletter Salute Amore sarà un dizionario da consultare per capire le parole del desiderio e del piacere da un punto di vista scientifico.

 

Per avere consigli, chiarire dubbi e raccontare storie, sarà possibile scrivere alla mail: saluteamore@gedi.it.

Sesso, troppo alcol fa 'traballare' l'amore

L'esperta spiega come vino, super alcolici e droghe possono disturbare la relazione, se consumati in eccesso. Un problema per molti giovani che si preparano all'estate. La storia di Giuseppe e della sua ansia da prestazione

 

di Valeria Randone

Image

Foto Unsplash

Quel calice elegantemente tenuto tra le dita di una mano ben curata e ingioiellata evoca fantasie di intimità e di erotismo. Sigilla un primo appuntamento, una riconciliazione, una strategia seduttiva. L'incontro tra due sconosciuti che vogliono diventare conosciuti, tra due amanti, tra una coppia annoiata o desiderosa di parlarsi ancora.

 

Il vino è sempre presente tra le parole e aiuta a stemperare i silenzi.

Si brinda per un incontro, si brinda per un abbandono. Si brinda per una nuova attività lavorativa e anche, talvolta, per una dimissione volontaria. Il simbolismo che ruota attorno a un calice è sempre molto intrigante e decisamente ben augurale.

 

LEGGI: Il sesso richiede impegno, se non c'è più 'chimica' fra i partner si può ritrovare


A volte si attribuisce al vino un potere magico e onnipotente. Grazie a lui, alle sue bollicine e ai suoi effetti collaterali, si possono spostare i limiti senza esserne responsabili o meglio con l'illusione di non esserlo. Questo processo di deresponsabilizzazione aiuta i timidi a diventare spavaldi, gli impacciati si trasformano in grandi amatori e gli insicuri in audaci. Ma siamo davvero sicuri che il vino sotto le lenzuola sia un coadiuvante all'ars amatoria e non un fautore di disguidi?

 

Odore d'amore e di vino

La fragranza, il gusto e il retrogusto del vino con la sua leggere ebbrezza fanno immaginare un incontro importante e facilitano l'intimità verbale e sessuale. Molti ragazzi adoperano l'alcol e le droghe leggere come lenitivo per l'ansia, come antidoto alla noia e come veicolo per transitare frettolosamente a una dimensione intima e genitalica, senza censure o faticose mediazioni.

 

Chi lavora con la salute sessuale sa bene che vino, alcolici, droghe e salute sessuale non rappresentano un buon sodalizio, e che alzare il gomito e bere quel sorso di troppo può compromettere irreversibilmente il rapporto sessuale. Gli alcolici, nell'immaginario collettivo, vengono considerati elementi portanti di un incontro amoroso; a essi vengono riconosciute proprietà ansiolitiche e antidepressive, disinibenti ed euforizzanti. Il vino viene considerato un vero amplificatore di capacità seduttive e di ars amatorie sommerse, anche in chi pensava di non averle.

 

 

LEGGI: "Mio marito mi ha tradito con un uomo"

 

La storia di Giuseppe

Un uso esagerato di alcool appartiene alla sregolatezza degli stili di vita, che nulla ha in comune con la disinibizione sessuale, ma che diventa fautore di possibili disfunzioni sessuali. I giovani che non sono abituati al corteggiamento, all'intimità verbale ed emozionale, che si incontrano prima sotto le lenzuola e forse dopo in posizione verticale, adoperano l'alcol per facilitare un incontro.

 

Le sconosciute in discoteca, l'ansia da prestazione

Un mio giovanissimo paziente, Giuseppe (nome di fantasia), di appena vent'anni, mi racconta di aver dovuto bere tanto perché quella sera aveva promesso a sé stesso che avrebbe fatto sesso con una ragazza incontrata in discoteca. Una qualsiasi. Lui è un ragazzo timido e riservato, non è avvezzo a corteggiamenti audaci e ama la gradualità. Il suo sentirsi diverso gli aveva creato una sensazione di disagio, di non appartenenza al gruppo. Durante le serate trascorse in discoteca i suoi amici "facevano sesso" - mi dice che la sessualità tra sconosciuti non si può chiamare in altro modo - con ragazze sconosciute.

 

LEGGI: La riscoperta del romanticismo

A volte non le avrebbero mai più riviste, altre volte le avrebbero aggiunte su Instagram per qualche altro fugace scambio sessuale. Così, mosso da un profondo senso di esclusione, per aggirare l'ostacolo timidezza si riempiva di cocktail e di bicchieri di troppo nel tentativo di consumare i suoi rapporti sessuali nei bagni delle discoteche.

 

La sua psiche, l'educazione ricevuta e i suoi reali desideri entravano in conflitto con quello che si era riproposto di fare, e nonostante i freni inibitori compromessi, l'ansia da prestazione e la mancanza d'erezione, in fondo, lo salvavano da scelte amatorie non di suo gusto. Più era imbarazzato, più beveva, più aumentava l'imbarazzo e più il rapporto sessuale frettoloso e faticoso da consumarsi con sconosciute diventava chimerico.

 

È stato molto difficile per Giuseppe accettare il fatto che in fondo a lui non piace questo tipo di sessualità del tutto disgiunta dalla relazione, ma alla fine ci siamo riusciti. Adesso Giuseppe è fidanzato, non beve più se non per piacere, fa l'amore con la sua ragazza con serenità e passione, e non soffre più di ansia da prestazione.

 

LEGGI: Dipendenza da porno, se mi ama perché ha bisogno di sesso on line?

 

 

 Basta non esagerare

L'assunzione di moderate quantità di alcol sembrano lenire l'ansia da prestazione, e addirittura, vengono adoperate come pseudo-cura per l'eiaculazione precoce. Facilitano e regalano presunte sensazioni di serenità e di leggera ebbrezza, che deresponsabilizzano chi le utilizza in modo strategico su quanto dice, prova e desidera. La colpa sarà sempre di altro da sé e abiterà dentro un bicchiere.

 

 

 LEGGI: Quando l'amore, nasce con violenza il 23% delle relazioni tra i giovani

 

Grazie a un'infinità di luoghi comuni, l'assunzione di l'alcol durante l'intimità sembra slatentizzare gli istinti più reconditi e aiuta a transitare al mondo dell'immaginario erotico, solitamente censurato e tenuto sotto chiave. Nel tempo, per poter ottenere gli stessi effetti disinibitori, le dosi di alcol dovranno essere sempre di più, sino a diventare nocive per la salute. Per concludere, quindi, vino ed eros possono andare a braccetto, ma un abuso o uso improprio simil terapeutico del primo danneggia il secondo.


LEGGI: Se la dipendenza affettiva fa cadere nella trappola del narcisista

 

 

*Valeria Randone è psicologa, specialista in sessuologia clinica a Catania


 

 LEGGI: Analfabetismo sessuale, le parole da conoscere spiegate dagli esperti

 

 

La newsletter Salute Amore

Vi diamo appuntamento alla prossima settimana.
Continuate a seguirci su Salute Amore e, se volete, aiutateci a far conoscere la newsletter (qui i link per iscriversi).

Ricevi questa e-mail perché hai prestato a GEDI Digital S.r.l.,

Società controllata del Gruppo GEDI S.p.a.,

il consenso al trattamento dei dati.

Se non vuoi più ricevere questa email, clicca qui

 

Instagram